L’Acea Run Rome The Marathon si impegna a piantare 3000 alberi in Guatemala per ridurre le emissioni di CO2 e sostenere l’economia locale. Anche i maratoneti possono acquistare uno o più alberi
ROMA – Acea Run Rome The Marathon, in programma il 27 marzo è un evento sempre più attento al sociale. Tra i temi all’attenzione di organizzatori e partecipanti vi è quello della crisi climatica, principalmente generata dalle azioni dell’uomo. Tra le opportunità per invertire la rotta c’è il programma di riforestazione messo in atto da zeroCO2 e di cui Acea Run Rome The Marathon è partner.
LA FORESTA RUN ROME THE MARATHON – Come il maratoneta raggiunge il traguardo dopo aver compiuto migliaia di passi, così l’obiettivo di invertire la rotta del cambiamento climatico richiede impegno e tanti piccoli passi. Per questo Acea Run Rome The Marathon ha stretto una partnership con zeroCO2 che prevede la creazione di una vera e propria foresta attraverso l’adozione di alberi.
Acea Run Rome The Marathon si impegna a piantare 3mila alberi in Guatemala, nella regione del Pèten, con il duplice fine di assorbire emissioni di CO2 e sostenere l’economia e l’alimentazione delle famiglie contadine locali.
Oggi l’invito è rivolto ad ogni maratoneta: “Contribuisci anche tu alla creazione della Foresta Rome Run The Marathon in Guatemala! Con la tua donazione stai contribuendo all’assorbimento di emissioni di CO2 e al sostegno economico e alimentare delle comunità contadine beneficiarie del progetto. Un doppio impatto: per il pianeta, per le persone. Entra nell’ecosistema e corri insieme a noi per un futuro più sostenibile”. Ciascun maratoneta potrà così partecipare all’atto dell’iscrizione donando il proprio contributo che sarà utilizzato per piantare ulteriori alberi della ‘Foresta Rome Run The Marathon’.
CHI E’ ZERO CO2 – La società zeroCO2 è impegnata in riforestazione, afforestazione e messa a dimora di alberi in aree urbane ed extra urbane in diversi luoghi del mondo, con l’obbiettivo di salvaguardare la natura. Il progetto di ampio respiro ha un alto impatto sociale perché mette al centro dei bisogni delle popolazioni un’agricoltura sostenibile in grado di riprodurre ecosistemi naturali che contribuisce alla sicurezza alimentare e al sostegno economico dei locali. Nei suoi primi due anni di attività, zeroCO2 ha già piantato 400mila alberi tra Guatemala, Perù, Argentina, Portogallo, Africa e Italia.
Si affianca al lavoro pratico di piantumazione un lavoro educativo svolto in collaborazione con Università locali grazie al quale si garantisce la formazione delle comunità partner con corsi su agricoltura organica e gestione sostenibile della terra. Infatti, zeroCO2 promuove un sistema di riforestazione agroforestale rigenerativa basato sull’alternanza di alberi da frutto, alberi forestali e coltivazioni annuali come mais e fagioli, anche in terreni di dimensioni ridotte. Grazie a questo sistema si mette in moto un meccanismo virtuoso, ispirato alle tecniche dell’agro-ecologia, in cui le persone tornano al centro dei sistemi produttivi, in armonia con l’ambiente che abitano.